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Sunday, November 14, 2010

PRENDITI CURA DEL TUO CAVALLO


La mia mente di ragazzino era popolata di eroi, allora non c’erano eroi spaziali di quelli che ora invadono la nostra Tv, bastava leggere un libro di storia  e i vari personaggi prendevano forma e continuavano le loro gesta epiche. Alessandro Magno, Giulio Cesare, Napoleone…tutti eroi che avevano in comune un compagno in tutte le loro vittoriose battaglie. Tutti loro cavalcavano un cavallo (bianco o nero aveva poca importanza) di fatto era come la loro arma segreta capace di risolvere ogni loro difficolta’, bastava salire in sella e galoppare veloci sicuri del successo. Per non essere imparziale e considerando il fatto che vivo in Oriente dovrei aggiungere alla lista Gengis Khan, lui poi sembra che non sia sceso mai da cavallo tanto veloce e’stata la sua corsa vittoriosa, con susseguirsi di battaglie sempre vittoriose. Eroi tanti, diversi per carattere e cultura ma accomunati dal loro cavallo, simbolo di potenza, vigore, slancio e voglis di andare sempre oltre…
Durante le vacanze facevo ritorno a casa e mi immergevo nei lavori dei campi, aiutando I miei genitori ed ero solito prendermi cura delle mucche. Le accompagnavo al pascolo e in sella ad un cavallo mi sognavo anch’io piccolo cowboy alla conquista del West. Il futuro era davanti a me e  lo immaginavo come un continuo progresso, una scalata rapida, un andare oltre, superando ogni possibile difficolta’.

Il cavallo e’ pura forma, straordinaria bellezza, vigore ed armonia, e non pensiate che questo sia un pensiero solo mio, date uno sguardo alla bella descrizione che ne da` il libro di Giobbe (39:19-25).Eppure dice il salmo “il cavallo non giova per la vittoria , con tutta la su forza non potra’ salvare” (salmo 33, 17).
Mi ricordo le volte che cavalcando e lasciando scorazzare la mia fantasia mi sono ritrovato con la faccia a terra, caduto da cavallo con il corpo dolente e le lacrime agli occhi. La vita non e’ facile e il quotidiano ci ricorda che qualche volta occorre scendere da cavallo e tastare il terreno, camminare a piedi, e prendersi cura del proprio cavallo perche’ci accompagni ancora nelle nostre “battaglie quotidiane”.
Tutto questo e’ una metafora della nostra vita alimentata da ideali e sogni che ci permettono di andare avanti con slancio e rinnovato vigore. Tutto cio’ che abbiamo imparato perche’ altri ce lo hanno insegnato (genitori, amici, conoscenti, compagni di lavoro) o perche’ la vita stessa ci e’ stata maestra, tutto questo e’ il nostro cavallo di battaglia. Di lui occorre prendersi cura, strigliarlo, alimentarlo perche’ ci guidi e ci faccia eroi non di libri di storia, ma di quella vita che ogni giorno si presenta davanti con le sue gioie e slanci cosi` come con le sue pene e delusioni. Eroi del quotidiano, insomma.
Allora prendiamoci cura del nostro cavallo!
                                                               Firmato: un cavaliere, ma non solitario

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